La scorta di Borsellino
Durante la strage di via D’amelio, oltre al magistrato persero la vita anche cinque agenti della sua scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Tutti insigniti della Medaglia d’Oro al Valor Civile per il loro estremo sacrificio.
La scorta di Borsellino. Chi ne faceva parte?
Giovanissimi, con figli…scopriamo le loro storie. A partire dalle parole della moglie del magistrato, Agnese Borsellino:
Erano persone che facevano parte della nostra famiglia. Condividevamo le loro ansie e i loro progetti. Era un rapporto, oltre che di umanità e di amicizia, di rispetto per il loro servizio. Mio marito mi disse: “Quando decideranno di uccidermi i primi a morire saranno loro'”, per evitare che ciò accadesse, spesso usciva da solo a comprare il giornale e le sigarette quasi a mandare un messaggio ai suoi carnefici perché lo uccidessero quando lui era solo e non in compagnia dei suoi angeli custodi1www.interno.gov.it.
Vincenzo Li Muli 22 anni. Era entrato in polizia da soli due anni. Fidanzato, stava progettando il matrimonio con la propria ragazza.
Emanuela Loi 24 anni. Muore a pochi giorni dalle nozze. La prima donna in servizio in polizia a perdere la vita.
Claudio Traina 26 anni. Sposato da appena un anno, lascia orfano di padre il piccolo Dario, a soli 11 mesi.
Walter Eddie Cosina 30 anni. Era arrivati a Palermo solo da qualche settimana. Dopo la strage di Capaci aveva infatti deciso di farsi trasferire in Sicilia dalla questura di Trieste dove versava servizio.
Agostino Catalano 43 anni. Responsabile scorta. Pochi giorni prima di morire aveva salvato un bambino che stava annegando a mare. Lascia moglie e due figli2Dizionario Enciclopedico delle Mafie in Italia, a cura di Claudio Camarca, AA VV, Castelvecchi Editore, 2013 .
La scorta di Borsellino. Lo strazio dei loro cari
Nella camera ardente i familiari degli agenti morti con Paolo Borsellino raccontano storie di grande dolore. Ci sono i figli di Agostino Catalano, il caposcorta. In meno di tre anni sono rimasti orfani di padre e di madre. A Palermo sono arrivati anche la mamma e la sorella di Eddie Walter Cosina. Claudio Traina era voluto tornare nella sua Palermo a tutti i costi: aveva chiesto lui di essere assegnato alle scorte. Da qualche tempo viveva insieme ad una ragazza, Maria Petrusia dos Santos, dalla quale aveva avuto un bimbo. Vincenzo Li Muli aveva solo 22 anni. A 19 aveva realizzato il suo sogno di entrare in polizia. I familiari di Emanuela Loi le avevano detto di essere preoccupati per il nuovo incarico di scorta, decisamente più rischioso dei precedenti: “È il mio lavoro, non posso certo tirarmi indietro”, aveva risposto Emanuela ai genitori. Poi, per allentare la tensione aveva spiegato che presto sarebbe tornata a Sestu per un periodo di ferie.3Piergiorgio Pinna, “Storia di Emanuela, morta in divisa a soli 24 anni”, La Repubblica, 21/07/1992.
Il sesto uomo della scorta, unico sopravvissuto
Alla strage sopravvisse soltanto Antonio Vullo.
Il giudice è sceso dalla macchina e si è acceso una sigaretta. I ragazzi si sono messi a ventaglio intorno a lui per proteggerlo, come sempre. Sono entrati nel portone, poi… sono uscito dall’auto distrutta. Ho camminato e camminato. Ero disperato, vagavo. Gridavo. Ho sentito qualcosa sotto la scarpa. Mi sono chinato. Era un pezzo di piede. Mi sono svegliato in ospedale. Ogni volta, quando cade l’anniversario, sto malissimo.4www.interno.gov.it
di Consolata Maesano.